Il 25 aprile all’insegna del dialogo

Sarà un 25 aprile di festa, senza tensioni né polemiche. Un momento di ricordo e di festa insieme, che vede fianco a fianco il Comitato antifascista e due dei suoi componenti di peso: il Comune e la Provincia di Bergamo. Due manifesti sì, ma un programma assolutamente condiviso, messo a punto nel corso di un ultimo incontro in Prefettura. C’erano il prefetto Cono Federico, il presidente della Provincia Valerio Bettoni e l’assessore Giuliano Capetti, Carlo Scotti Foglieni per il Comune, Eugenio Bruni e Salvo Parigi per il Comitato antifascista, i rappresentanti delle forze dell’ordine.

I manifesti per cominciare: quello del Comitato antifascista è già stato affisso. Una fotografia di un reparto di partigiani che sfila davanti alla Prefettura, con una scritta sopra: Bergamo liberata, aprile 1945. Quello di Comune e Provincia vede la firma di Veneziani e Bettoni e così recita: "l 25 aprile è il suggello dell’evento storico dal quale la Repubblica italiana ha ripreso il suo cammino nell’Europa dei popoli: la conclusione della Guerra di Liberazione. Oggi, più che mai, libertà, solidarietà, giustizia e pace - che la Resistenza italiana ha consegnato alla Costituzione repubblicana - sono i valori nei quali i cittadini italiani si riconoscono. Eppure, nel 2004, essi non sono ancora universalmente riconosciuti e vengono messi in discussione e soffocati in molte parti del mondo. A questo proposito è particolarmente viva la preoccupazione che avvertiamo per il riproporsi di una violenza terroristica feroce e cieca, perciò tanto più assurda, che si propone di provocare tensioni tra società, popoli e credo religiosi diversi allo scopo di minare le fondamenta stesse della libertà e della democrazia. Per questi motivi, consapevoli della nostra tradizione democratica e repubblicana, sentiamo che la Festa odierna ci richiama tutti ad un rinnovato e consapevole impegno.

Il programma prevede alle 8,45 la consueta deposizione di corone d’alloro al Cimitero e alla Rocca. Alle 10 il concentramento alla stazione e poi il corteo direzione piazza Vittorio Veneto. Dopo l’omaggio delle autorità e delle rappresentanza militari alla Torre dei Caduti e al monumento del Partigiano, ci sarà il momento celebrativo. Una breve introduzione di Bruni e due cori che si alterneranno in canti della Resistenza, intervallati dalla lettura di brani sul tema. Nessun discorso ufficiale, né oratore esterno.

(17/04/2004)

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