Ibiza, precipita dallo scogliera
Muore artigiano di Grassobbio

Voleva fotografare il sole al tramonto che va a inabissarsi nel mare, per fissare per sempre quell'immagine. E invece quel panorama mozzafiato è stata l'ultima scena che ha visto. Bruno Lai, quarantenne di Grassobbio, mentre scattava le foto su un promontorio di Ibiza, è scivolato, ruzzolando per una sessantina di metri e finendo in mare, dov'è morto.

La disgrazia si è consumata in pochi istanti, al tramonto di sabato scorso, 27 agosto: il corpo senza vita di Bruno Lai, di professione artigiano e installatore di impianti fotovoltaici, è stato recuperato dopo due ore e mezza di ricerche nel mare di Ibiza. Un altro turista tedesco si trovava nella stessa zona e ha visto Lai cadere dalla scogliera: le ricerche del quarantenne bergamasco sono così potute scattare immediatamente.

Bruno Lai aveva la passione della fotografia, ma anche degli sport estremi. Era un temerario e, tra le 20 e le 21 di sabato scorso, da solo aveva raggiunto il promontorio con la sua attrezzatura fotografica per immortalare il tramonto. Forse si è sporto troppo, forse ha messo il piede in fallo. Fatto sta che è ruzzolato all'improvviso, facendo un volo di 60 metri: una caduta che non gli ha dato scampo. Quasi certamente quando è caduto in acqua Bruno Lai era già morto per le ferite riportate contro la parete rocciosa.

Dopo l'allarme lanciato dal turista tedesco, le autorità locali di Ibiza hanno fatto immediatamente scattare le ricerche in mare, anche utilizzando delle torce subacquee. Il corpo senza vita del quarantenne è stato recuperato attorno alle 23, così come la sua attrezzatura fotografica.

Il quarantenne era giunto sull'isola del Mediterraneo domenica 21 agosto e alloggiava all'hotel resort «The one», che si trova a Ibiza Town. Sarebbe dovuto rientrare in Italia domenica 28, ma la sua vacanza si è interrotta bruscamente la sera prima. Proprio per il fatto che quello di sabato 27 era il suo ultimo tramonto sull'isola spagnola, e visto che c'era bel tempo, Lai si era deciso a raggiungere la scogliera da dove avrebbe potuto fare gli scatti migliori. Si tratta infatti di un luogo dove anche altri turisti si recano per immortalare il mare dall'alto e il tramonto. Una scelta che si è purtroppo rivelata fatale per Bruno Lai.

Le autorità giudiziarie spagnole hanno avviato tutti gli accertamenti del caso (anche per escludere eventuali responsabilità di terzi per l'assenza, per esempio, di un parapetto nel punto in cui il quarantenne è caduto) e il magistrato ha disposto l'autopsia.

Bruno Lai era nato a Roma e quando aveva 7 anni con i genitori e le due sorelle si era trasferito nella Bergamasca, a Grassobbio, il paese dove era cresciuto. A Bergamo si era diplomato perito elettrotecnico e aveva lavorato come artigiano installatore di impianti fotovoltaici, per un certo periodo anche in proprio. Lascia due figli – Anita, di 8 anni, e Gabriele, di 4 – che vivono con la mamma Corinna a Zanica. Da due anni Bruno Lai, che aveva compiuto 40 anni lo scorso 15 luglio, era separato e si era trasferito a vivere in provincia di Vicenza, dove pure lavorava. I genitori e le sorelle abitano invece a Grassobbio.

La data dei funerali non è ancora stata resa nota: si dovrà infatti attendere il nulla osta della magistratura spagnola per la restituzione della salma alla famiglia. È probabile che il via libera al rimpatrio arrivi nei primi giorni della prossima settimana.

«Era una persona amabile e legatissima ai suoi due figli – ricorda una delle sorelle –. Un temerario che amava, oltre alla fotografia, gli sport anche un po' estremi. Aveva praticato lo snowboard, si era lanciato qualche volta con il paracadute, poi gli piaceva andare in bicicletta e giocare allo squash. Talvolta non si accorgeva del pericolo imminente, come probabilmente è accaduto anche a Ibiza».

Fabio Conti