I treni bergamaschi? Che disastro
Adesso nei vagoni entra l'acqua

Dopo la sporcizia, dopo gli escrementi, dopo i ritardi, ora sui treni piove pure. Per la serie «Trenord fa acqua da tutte le parti» un lettore segnala l'ultima novità: poltrone zuppe d'acqua per infiltrazioni dal soffitto dei vagoni. «Considerato che già i posti a sedere non sono sufficienti, quando piove si riducono drasticamente a causa delle infiltrazioni che allagano i sedili. Quanta acqua passerà sotto i ponti prima di poter viaggiare con un treno degno?» scrive Gabriele B., a cui risponde un'altra segnalazione: «La situazione si è fatta insostenibile: i treni sono sempre più sovraffollati. Un esempio? Il 7.32 per Milano Centrale e in Trenord nessuno si accorge che servono più carrozze?» scrive Matteo.

Chicca finale da Salvatore, del Comutato pendolari bergamaschi: «Mercoledì il treno delle 8.02 da Bergamo per Milano era composto da (udite! udite!) bene 6 carrozze: peccato che una fosse chiusa e quindi noi poveri viaggiatori paganti eravamo stipati come sempre in 5 carrozze (ricordo che questo treno era in origine composto da 9 carrozze poi ridotte ad 8 - irrinunciabili a detta di Trenord - tra mille proteste). Risultato: gente in piedi da Bergamo e da Verdello la gente era assiepata nei corridoi. E poi che treni sono i nostri? Quando sento dire che l'età media dei treni lombardi è di 21 anni chissà perché penso ai polli di Trilussa. Noi pendolari negli orari di punta abbiamo le favolose carrozze a piano ribassato (in servizio già prima che iniziassi l'università: 1977) oppure le splendide doppio piano (entrate in servizio prima del 1980). E allora se le nostre carrozze hanno 35 anni di servizio dove sono quelle che abbassano l'età media e che ci permetterebbero di viaggiare seduti? Certo anche noi abbiamo i Tilo: alle 11 quando si muovono i consiglieri regionali. Forse le cose miglioreranno quando i pendolari, stanchi, anziché salire in vettura, scenderanno sui binari e penso che se la situazione non cambia in tempi rapidi, succederà molto presto».