I sindacati: «Orio non ha un indirizzo politico
Ognuno pensa alle candidature amiche»

La discussione avviata nei giorni scorsi all'interno del Patto di sindacato di Sacbo e il rincorrersi di diverse candidature rappresentano un segnale di grande debolezza del «fronte» bergamasco in merito al futuro della struttura aeroportuale: lo dicono i sindacati.

La discussione avviata nei giorni scorsi all'interno del Patto di sindacato di Sacbo, il rinvio dell'assemblea dei soci al 4 maggio, il rincorrersi di diverse candidature messe in campo in contrapposizione tra i soci pubblici da una parte e quelli privati dall'altra, rappresentano un segnale di grande debolezza del «fronte» bergamasco, in merito al futuro della struttura aeroportuale e sulla sua funzione per lo sviluppo del sistema economico della nostra provincia.

È paradossale che le istituzioni bergamasche, senza una posizione pubblica chiara e univoca sul futuro dell'aeroporto in riferimento al piano Sea sul sistema aeroportuale lombardo, si siano concentrate esclusivamente sulla proposta di candidature nei posti chiave della società. I proposti rappresentano forse programmi alternativi? Idee diverse sul futuro di Sacbo? Che si manifestino pubblicamente.

Riteniamo che quanto successo, rappresenti un preoccupante segnale sull'assenza di un indirizzo politico chiaro e condiviso sui temi dello sviluppo del territorio da parte delle istituzioni. Una politica di sviluppo che non si costruisce nei «salotti buoni» dove si individuano nomi e persone «affidabili» politicamente, ma con una visione strategica condivisa con gli attori economici e sociali del territorio.

Per questo Cgil, Cisl e Uil di Bergamo organizzeranno nei prossimi giorni un incontro in cui inviteranno tutte le parti interessate per fare il punto sul futuro della struttura aeroportuale bergamasca.

Luigi Bresciani
Ferdinando Piccinini
Marco Cicerone

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