I colleghi di lavoro di Bossetti:
«Sì, qualche volta si assentava»

«Siamo stati interrogati tutti, non possiamo parlare, ma è vero: a volte Massimo Bossetti si assentava dal cantiere». A riferirlo, nell’anonimato, è uno dei muratori che lavorava sul cantiere di Palazzago per la realizzazione di alcune villette.

«Siamo stati interrogati tutti, non possiamo parlare, ma è vero: a volte Massimo Bossetti si assentava dal cantiere». A riferirlo, nell’anonimato, è uno dei muratori che lavorava sul cantiere di Palazzago, in cui prestava la sua opera ai tempi della scomparsa e della morte di Yara anche l’artigiano edile di Mapello finito in cella con l’accusa di essere l’autore del delitto.

Nel novembre del 2010 Bossetti lavorava appunto a Palazzago, in un cantiere la cui titolarità era del cognato (marito di sua sorella Laura) Osvaldo Mazzoleni. Gli inquirenti hanno sentito alcuni operai, dopo il fermo del muratore, e dalle loro testimonianze sarebbe emerso che, in effetti, in alcuni casi Bossetti si sarebbe allontanato dal luogo di lavoro.

Assenze sospette, per chi indaga. Gli investigatori avrebbero già effettuato alcune verifiche e ottenuto alcuni riscontri. In un caso, ad esempio, Bossetti avrebbe dichiarato ai colleghi di doversi assentare per un controllo sanitario. Al medico, tuttavia, sentito dagli inquirenti, non risulterebbe di aver sottoposto a visita il muratore di Mapello nelle circostanze indicate. Dove andava Bossetti quando (se effettivamente è così) si allontanava dal cantiere? È quello che gli inquirenti coordinati dal pm Letizia Ruggeri stanno cercando faticosamente di ricostruire, a tre anni e mezzo di distanza dai fatti, per aggiungere altri indizi oltre a quello (già apparentemente schiacciante) del dna.

La moglie sapeva delle presunte assenze sospette del marito dal cantiere dove lavorava? «Generalmente - ha risposto Marita Comi – ogni qual volta si assentava dal lavoro ero informata, non sono in grado di dire se si assentava dal lavoro senza comunicarmelo».

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