Un uomo di 30 anni e una donna di 46, entrambi italiani e residenti a Erbusco (Brescia), sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Treviglio con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I due, che abitavano in case vicine, avevano trasformato i giardini delle loro abitazioni in luoghi per la coltivazione di marijuana. Secondo gli investigatori, erano poi diventati soci nell’affare illecito e insieme gestivano un vasto traffico di sostanze stupefacenti. Già nel 2003 la donna era stata arrestata dai carabinieri che l’avevano trovata in possesso di mezzo chilogrammo di hashish e 600 grammi di marijuana, mentre l’uomo era già noto alla giustizia per avere commesso precedenti e simili reati. Il blitz dei carabinieri ha portato al sequestro di 22 arbusti di Cannabis Indica, di altezza variabile tra gli uno e i due metri, con fusto della circonferenza anche di quindici centimetri che dimostra una coltivazione datata. Non solo, i militari dell’Arma hanno ritrovato 900 grammi di marijuana già seccata e pronta per la vendita, 183 semi di canapa indiana e 6 grammi di hashish oltre a due bilance a sospensione e un bilancino di precisione. Il peso complessivo delle piante scovate nell’orto del cascinale è di circa 5 chilogrammi, per un valore di vendita che si sarebbe aggirato intorno ai 60.000 euro. La «pista bresciana» era stata seguita dai carabinieri delle stazioni di Romano e Martinengo, in base al flusso di spacciatori e utilizzatori provenienti dalla Bassa orientale della nostra provincia e spesso in viaggio verso Erbusco, località di ritrovo anche per gente residente nella zona di Treviglio. Studenti, impiegati, liberi professionisti, tutti accomunati dall’utilizzo saltuario o costante della marijuana, coltivata ad arte nell’orto dei due amici e colleghi bresciani. Entrambi gli arrestati si sono giustificati affermando ai carabinieri che quanto ritrovato era destinato per un uso personale. (18/10/2005)
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