Una vera emergenza sanitaria, sancita dai numeri e dai costi. Sono gli infortuni domestici, tra i 30 e i 35 mila almeno ogni anno in Bergamasca, con una spesa sociale «pesante», se si calcola che per i circa 3.000 ricoveri ospedalieri che ne derivano si «consumano» quasi 6 milioni di euro. Dati già rilevanti di per sé, cui si devono poi aggiungere tra le 10 e le 12 mila prestazioni dei Pronto Soccorso e poco più di 3.000 visite domiciliari. Se si esclude il 1999, dal 1988 in poi quello degli infortuni domestici è un fenomeno in continua crescita, non soltanto nella nostra provincia, ma in tutto il Paese. I tipi di incidente che si verificano con maggior frequenza sono le cadute, gli urti, i tagli e le ustioni, mentre i luoghi dove maggiormente tali incidenti si verificano sono la cucina, il bagno, le scale ed altri ambienti ove la particolare struttura costruttivo-architettonica (pavimento, spigoli ed altri parti fisse) è all’origine dell’incidente. A tutto ciò si aggiungono impianti termici ed elettrici ritenuti sicuri, quando in realtà sicuri non sono. Il gruppo in assoluto più colpito dagli infortuni domestici è quello delle casalinghe.(31/05/2006)
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