Il Tribunale di Brescia ha confermato in appello la condanna a 30 anni di carcere per il padre di Hina Saleem, la ragazza pachistana uccisa nell’agosto del 2006 a Sarezzo nel Bresciano perché considerata dalla famiglia una cattiva musulmana. Diciassette invece gli anni di reclusione comminati ai due cognati della vittima, per i quali in primo grado erano stati chiesti 30 anni. I tre imputati avevano scelto il rito abbreviato.(05/12/2008)
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