Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 03 Giugno 2015
Hai sonno? La Nasa ti paga per dormire
Ma devi restare a letto per 70 giorni
Se adori startene tutto il giorno sul divano e rimarresti per ore sdraiato davanti al pc, allora la Nasa potrebbe avere bisogno di te per un importante progetto.
Il nuovo studio della Nasa, prevederebbe infatti il reclutamento di soggetti disposti a stare a letto per una durata di 70 giorni per una retribuzione di circa 5000 dollari al mese.
L’esperimento si tiene al Johnson Space Centre di Houston, dove ogni aspirante soggetto rimane per due settimane, svolgendo le attività di ogni giorno, lasciando che gli scienziati possano monitorare le funzioni del corpo in condizioni normali. Al termine di questa prima fase i 70 giorni successivi verranno trascorsi in un letto dove la luce verrà tenuta accesa per 16 ore al giorno e per le restanti otto ore verrà lasciata spenta. Sarà garantito accesso libero a giochi per il pc, TV, libri, internet e saranno concesse visite, e tutto il cibo verrà fornito per mantenere il peso costante. Sarà possibile anche farsi la doccia rimanendo a letto.
Il solo momento in cui sarà consentito muoversi, sarà quando gli scienziati porteranno avanti i test per riscontrare eventuali cambiamenti all’interno di ossa, muscoli, circolazione, nutrizione e sistema immunitario. Oppure durante un esercizio recentemente introdotto e chiamato «test delle contromisure e delle funzioni», che eseguirà un monitoraggio riguardante i diversi movimenti che possono riguardare la forza e la grandezza del muscolo, la salute delle ossa e le funzioni cardiovascolari. Anche in questo caso i soggetti rimarranno a letto e si eserciteranno con un equipaggiamento realizzato appositamente.
Al termine dei 70 giorni, ci sarà una riabilitazione lunga 14 giorni per rimettere il corpo in forma. La microgravità, oggetto dell’intero esperimento, è un problema che può avere serie ripercussioni sul corpo umano. Infatti quando non sussiste l’azione della normale gravità, il sangue non fluisce come al solito, raggiungendo estremità come la faccia, le mani, e i piedi. Questo si traduce inoltre in una perdita di tessuto muscolare, indebolimento diffuso degli arti, anemia, e perdita di calcio nelle ossa. Per questa ragione negli ultimi 25 anni la Nasa ha intensificato gli studi in merito, continuando con nuovi esperimenti, e questo non è che uno dei tanti attualmente in fase di sviluppo.
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