A Bergamo la «fame» di alloggi popolari ha le sue vittime predestinate: le famiglie numerose. C’è infatti chi, pur avendo conquistato uno dei 40 posti utili per avere un appartamento con canone sociale in città, si vede negare questo diritto a causa del nuovo regolamento regionale, che da quest’anno fissa paletti rigidi nel rapporto tra metratura dell’appartamento e numero di componenti familiari. E poiché sono disponibili solo alloggi piccoli, per le famiglie numerose l’alloggio diventa un miraggio.
Il caso limite è quello di Letteria Aricò, 42enne messinese con 11 figli a carico, stipati in sole due stanze da letto a Mapello: secondo la graduatoria provvisoria delle case popolari del Comune di Bergamo, la donna, 23esima in classifica, entrerebbe nella lista dei fortunati 40. «E invece no – spiega la signora –: sono stata all’Ufficio alloggi del Comune e mi hanno comunicato che, regolamento alla mano, non c’è attualmente una casa con canone sociale adeguata alla mia famiglia. Sono da quattro anni in graduatoria, eppure regolarmente tutti mi passano avanti».
(10-03-2005)
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