Guidi? Allora non bere
Test e volontari salvavita

La strada per arrivare a una piena responsabilizzazione del «popolo della notte» sui pericoli della guida in stato di ebbrezza è ancora in salita. Ma venerdì, alla discoteca Bolgia di Osio Sopra, è arrivata una lezione di vita che ha saputo svegliare molte coscienze, e coinvolgere tantissimi ragazzi.

Ha debuttato con successo, nella notte di Halloween, il progetto «Il guidatore designato-safe driver», promosso dall’Asl di Bergamo in collaborazione con Polizia stradale, Croce rossa, cooperativa Itaca, associazione genitori Atena, Rotary Club Centenario Dalmine, Rotaract Club Città Alta e la discoteca Bolgia. Altri sei locali (oltre al citato Bolgia) hanno invece dato la propria disponibilità a ospitare l’esperimento: i pub cittadini The Tucans, Sant’Orsola, Spazio Giovani Edoné, Café de la paix (bar del Polaresco), Doma e bar Borsa. L’obiettivo è diminuire il numero di giovani che lasciano i locali con tasso di alcolemia superiore allo zero.

Per tre weekend, un gruppo di giovani volontari accoglie all’ingresso dei locali i giovani clienti, invitandoli ad indicare il guidatore designato dal gruppo che si impegna a non assumere alcolici per riportare poi a casa in sicurezza gli amici. Se il test fatto all’uscita conferma la sobrietà del guidatore, come premio gli viene rilasciato un ingresso o una consumazione omaggio.

E il bilancio della scorsa notte è incoraggiante: su 69 ragazzi che hanno aderito, 23 sono stati a fine nottata i «ritorni» ovvero i giovani che si sono presentati al test superandolo. «Trattandosi della prima sera, anche per i volontari, e considerando che in pochi erano a conoscenza del progetto – spiega Monica Leoni (cooperativa Itaca) – il dato è molto positivo, e siamo sicuri migliorerà ancora. Abbiamo potuto dialogare con tante persone e ci siamo piacevolmente stupiti di trovare molti ragazzi consapevoli di cosa sia la cultura della sicurezza e che avevano già stabilito chi di loro fosse il guidatore designato».

È da poco passata l’una e il primo «guidatore» a superare l’alcoltest è un ventenne di Clusone, Simone Maffei. In auto con lui ci sono due ragazze, la fidanzata con la cugina. «Siccome faccio il cuoco domani devo alzarmi presto per andare al lavoro – dice – ; è ora di rientrare. Quando devo portare altre persone non bevo mai, quindi stasera non è stato un sacrificio. Che un ragazzo del gruppo, a turno, si presti a restare astemio per me dovrebbe essere la regola, anche se spesso, stando a quel che vedo, non è così».

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