Guarda la Bergamo che non c’è più
Domenica aperto l’Archivio di Stato

Una Bergamo che non c’è più, una Bergamo più verde ed ecosostenibile. Un territorio che oggi nessuno riconoscerebbe, quello che si trova disegnato nelle carte esposte all’Archivio di Stato di Bergamo in occasione della mostra «Il territorio disegnato: un eco-sistema sostenibile», che aprirà al pubblico domenica 11 ottobre, in occasione della Domenica di Carta, giornata di apertura straordinaria dell’Archivio voluta dal Ministero ai beni e alle attività culturali.

«Abbiamo esposto - spiega la vicedirettrice dell’Archivio di Stato di Bergamo, Maria Pacella - cabrei e mappe catastali che raccontano le caratteristiche di un territorio che oggi è molto cambiato. Documenti che sono nati per un motivo, che abbiamo trovato in atti notarili o catastali, ma che oggi ci permettono di evidenziare quali sono stati i cambiamenti nel territorio».

Così, nei corridoi dell’edificio di via Bronzetti, si può ammirare una riproduzione del 1766 del Castello di San Vigilio e dei terreni che lo circondavano: il sistema difensivo, le strade, ma soprattutto gli orti, i prati, le coltivazioni di gelsi e il pochissimo edificato che caratterizzava la zona. Di Bergamo si può ammirare anche lo spaccato di via Moroni, dopo Porta Osio, che in un documento del Settecento (un cabreo di un fondo che apparteneva all’Ospedale Maggiore, proprietario dei terreni di quella zona), racconta la differenza tra quello che veniva costruito all’interno delle Muraine e ciò che era all’esterno: prati verdi dove oggi, per esempio, sorge il quartiere del Villaggio degli Sposi.

La mostra sarà aperta al pubblico negli orari di apertura dell’Archivio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17, fino al prossimo 17 novembre. Domenica però l’Archivio osserverà un’apertura speciale in occasione della Domenica di Carta. «Una giornata - conclude la vice direttrice - nella quale tutti gli Archivi sul suolo italiano verranno aperti al pubblico. A Bergamo l’apertura sarà dalle 9 alle 13, e, oltre alla mostra, sarà possibile fare due visite guidate all’intera struttura, anche al deposito che di solito non è aperto al pubblico. Le visite saranno alle 10 e alle 11.30: mostreremo ai visitatori alcuni tra i nostri documenti più belli e anche il nostro documento più antico, una pergamena del 1242».

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