Grassobbio, è subito polemica
sui compensi di sindaco e giunta
Vecchia guardia, nuove polemiche. A Grassobbio il primo Consiglio comunale del sindaco Ermenegildo Epis (riconfermato), è stato teatro di una polemica sui compensi degli amministratori.
Vecchia guardia, nuove polemiche. A Grassobbio il primo Consiglio comunale del sindaco Ermenegildo Epis (riconfermato), è stato teatro di una polemica sui compensi degli amministratori.
Appena il tempo di giurare e di presentare la nuova giunta (Diego Rota vicesindaco, Michela Bani, Lorenza Giangregorio, Francesco Pavone), che si arriva al punto caldo, la rideterminazione degli oneri connessi allo status di amministratori locali.
Spiega Epis: «Nel 2005 il governo ha ridotto del 10% i compensi degli amministratori; nel 2012 la Giunta di Grassobbio si è autoridotta un altro 10%; considerato che si svolgono una decina di Consigli comunali all’anno, il costo complessivo degli amministratori si determina in 70.486 euro annui».
Ma Gianni Stefanello, capogruppo di Progetto Grassobbio (la lista che in campagna elettorale aveva battuto molto sulla riduzione dei costi della politica) replica: «Una politica per il bene comune («Per il Bene Comune» è lo stesso nome della lista del sindaco ndr) è una politica che guarda alle necessità del paese. Ora è tempo di tradurre in fatti le ipotesi». E fa i conti: se si rinuncia ai 2.231 euro lordi del sindaco, ai 1115 del vice, ai 1.003 dei tre assessori, si ha un tesoretto annuo di 78.534 euro, che in cinque anni di governo diventano circa 400.00 euro.
Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 5 luglio 2014
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