Grassi, volontario da don Fausto
«Vivere la stazione ti apre la testa»

«Vivere la stazione, scoprire questo pezzo di Bergamo ti aiuta a capire molte cose». Spiega così Alberto Grassi il suo primo giorno di «lavoro sociale» per don Fausto Resmini.

«Vivere la stazione, scoprire questo pezzo di Bergamo ti aiuta a capire molte cose. Arrivare con il camper di don Fausto Resmini sul piazzale e aiutare queste persone mi ha messo di fronte a un mondo che non conoscevo e che ti spiega nuove fette di vita reale». Spiega così Alberto Grassi il suo primo giorno di «lavoro sociale» per don Fausto Resmini, un’attività intrapresa in riferimento ai 5 giorni di squalifica decisi per il talento della Primavera dell’Atalanta dalla Corte di Giustizia Federale.

Il 19enne è stato espulso infatti tre settimane fa contro il Verona per «un epiteto ingiurioso espressivo di discriminazione razziale», come recitava il comunicato del giudice sportivo. Ovvero uno squallido «Alzati, vù cumprà» indirizzato al ghanese Salifu.

Dieci giornate rappresentavano una punizione esemplare (peraltro la sanzione minima per i casi di discriminazione), e il club nerazzurro non aveva presentato ricorso per tenere fede al codice etico appena varato. Così il reclamo è stato presentato a titolo personale da Grassi e dal suo agente Ernesto Randazzo, che hanno poi tirato un sospiro di sollievo di fronte alla notizia della squalifica dimezzata, accogliendo anche la proposta di don Fausto di svolgere un’attività utile e sociale nel suo staff.

Sulla scelta, ha inciso l’impegno sociale intrapreso dal ragazzo, che, per un paio di mesi abbondanti, trascorrerà un giorno alla settimana collaborando con Fausto Resmini e la Comunità Don Milani. Martedì il primo giorno. Sotto lo sguardo protettivo del papà e del suo agente, Alberto a Sorisole ha aiutato i volontari di don Fausto a caricare il camper e si è poi diretto in stazione a Bergamo per la distribuzione dei vestiti. Successivamente il giocatore ha accompagnato un uomo ghanese, che vive al Patronato, all’ospedale di Bergamo per una visita medica.

Le incursioni del giocatore in stazione e con il camper della Caritas proseguiranno anche nei prossimi giorni.Grassi, tra l’altro, insieme ad altri calciatori della Primavera, saranno anche in carcere, mercoledì 9 aprile, in occasione di uno spettacolo teatrale a cui assisteranno i detenuti di via Gleno.

Tutti gli appofondimenti su L'Eco di Bergamo del 9 aprile

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