Governatori: Maroni ora è solo 12°
Ha perso 4 posizioni. In testa Rossi

Il governatore lombardo è dietro Vendola nella classifica di Datamedia, guidata dal presidente della Regione Toscana. Sul podio anche Pittella, mentre Caldoro si divide la terza posizione con Zaia. La Serracchiani scivola di 3 gradini.

Il governatore Toscano Enrico Rossi (Pd), con una percentuale di gradimento pari al 56,5% è il presidente di Regione più amato d’Italia confermando la posizione che aveva nella precedente rilevazione. In seconda posizione il neo-eletto governatore della Basilicata, Marcello Pittella (Pd) con il 55,3%. In terza posizione e a pari merito con il 52,5%, Stefano Caldoro (Campania - Forza Italia) che recupera consensi (+1,1) e Luca Zaia (Veneto - Lega Nord) che invece scivola di una posizione rispetto al primo trimestre 2014, perdendo l’1,5.

Questi i dati che emergono dall’indagine Monitoregione dell’istituto di ricerca Datamedia sull’apprezzamento dei governatori di Regione per il secondo trimestre del 2014.

In quinta posizione troviamo con il 52,0% Nicola Zingaretti (Lazio - Pd), mentre sesta è Debora Serracchiani (Friuli Venezia Giulia - Pd) che con il 51,8% perde tre posizioni (era terza nel primo trimestre).

Nella top ten troviamo poi in settima posizione Gian Mario Spacca (Marche - Pd) che con il 50,8% perde due posizione rispetto al trimestre precedente. Segue poi in ottava posizione il neo-eletto governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru (Pd) con il 50,6%, mentre al nono posto con il 48,2% Claudio Burlando (Liguria - Pd) e al decimo Katiuscia Marini (Umbria - Pd) con il 47,6%.

All’undicesimo posto Nichi Vendola (Puglia - Sel) con il 47,3%, mentre dodicesimo Roberto Maroni (Lombardia - Lega Nord) con il 46,6%. A febbraio era all’ottavo posto con il 50,6%. Chiudono la classifica Rosario Crocetta (Sicilia - Pd) che con il 46,1%, e Paolo di Laura Frattura (Molise - Pd) con il 45,4%. Da segnalare che nell’arco degli ultimi dodici mesi i presidenti di Regione, chi più chi meno e nessuno escluso, hanno visto un forte ridimensionamento del loro consenso.

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