Gori: «Voglio una Bergamo moderna»
Ma Tentorio e grillini lo stroncano

Dal centrodestra solo critiche: «Non c’è nulla di nuovo che mi ha colpito», replica il sindaco. E Zenoni: «Tutto già sentito». Sparano a zero Andrea Palermo e Rocco Gargano, mentre qualche apprezzamento arriva da Isnenghi.

Stop al cemento, limiti allo sviluppo dell’aeroporto, il lavoro al centro, ma anche un centro (cittadino) sempre più chiuso alle auto. E ancora, l’università, l’attenzione alle periferie, un occhio di riguardo a cultura e turismo. Sono alcuni dei punti qualificanti del programma di Giorgio Gori e del centrosinistra presentato mercoledì 30 aprile.

«Vogliamo una Bergamo moderna, riporterò al centro il lavoro» ha detto nella presentazione, dove ha toccato temi cari al centrodestra, come la sicurezza. E proprio dal fronte opposto arriva una pioggia di critiche: «Il programma di Gori? Non ho molto da dire perché non vedo novità, non c’è nulla di nuovo che mi ha colpito» punzecchia Franco Tentorio. Che provoca: «Poteva correre con noi, visti i tanti punti in comune».

«Tutto già sentito» taglia corto Marcello Zenoni (Movimento 5Stelle): «Programma poco ambizioso, più di continuità che non di cambiamento vero. Sono tutte cose già sentite e che poteva dire anche Tentorio». Sparano a zero Andrea Palermo (Bergamo Cambia) e Rocco Gargano (L’Altra Bergamo), mentre da Mirko Isnenghi (Rinasce Bergamo) arriva qualche apprezzamento al programma di Gori.

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