Gori presidente della Provincia?
Crescono gli sponsor del sindaco

Il sindaco di Bergamo presidente della Provincia? L’ipotesi piace a molti - fuori e dentro il Pd - e il «corteggiamento» di Giorgio Gori pare in corso. Lui avrebbe già declinato, ma c’è chi spera ancora di fargli cambiare idea.

Il sindaco di Bergamo presidente della Provincia? L’ipotesi piace a molti - fuori e dentro il Pd - e il «corteggiamento» di Giorgio Gori pare in corso. Lui avrebbe già declinato (più orientato ad atterrare su Sacbo, lasciando ad altri Via Tasso), ma c’è chi spera ancora di fargli cambiare idea.

Col rinnovo di presidente e Consiglio provinciale, infatti, c’è in gioco anche il «sistema Bergamo» da ridefinire o meglio ancora tutto (o quasi) da costruire. Tra i primi a rilanciare il tema della necessità di «fare squadra» sul territorio, non a caso ripresa subito dal neoinquilino di Palafrizzoni, i sindacati.

Una governance di area vasta (con la Provincia che diventa ente di secondo livello, cioè non eletto direttamente dai cittadini ma dai Comuni), dove il capoluogo dovrebbe essere chiamato a fare da traino, invertendo il trend degli ultimi anni che lo vede invecchiare e spopolarsi, perdendo attrattività.

In quest’ottica - al di là dei partiti alle prese con la costruzione delle liste per le elezioni fissate ancora per il 28 settembre, nonostante il Parlamento stia concedendo una proroga entro il 12 ottobre - si stanno moltiplicando gli sponsor di Gori come successore del lumbard Ettore Pirovano. A partire proprio dai leader di Cgil e Cisl.

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