Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 07 Maggio 2014
Google glass, il futuro è già qui
La tecnologia diventa indossabile
Il futuro, non così lontano, si chiama Google Glass, occhiali per la realtà aumentata, ossia occhiali «intelligenti» e «interattivi», in grado di dare informazioni stradali, scattare fotografie e fare video, tradurre cartelli stradali e parole, ma non solo.
Il futuro, non così lontano, si chiama Google Glass, occhiali per la realtà aumentata, ossia occhiali «intelligenti» e «interattivi», in grado di dare informazioni stradali, scattare fotografie e fare video, tradurre cartelli stradali e parole, ma non solo: chi li indossa potrà collegarsi al Web alla ricerca di informazioni e telefonare, il tutto con le mani libere, utilizzando la voce o sfiorandone la superficie touch in titanio
Sviluppati da Google a partire da giugno 2012, per ora sono solo prototipi la cui vendita e utilizzo è limitato ai confini americani. Il 15 aprile scorso, in via del tutto eccezionale e solo per i residenti negli Stati Uniti, i Google Glass sono stati messi in vendita on-line per 24 ore al prezzo di 1.500 dollari al paio. La diffusione nel resto del mondo è ancora limitata per lo più ad esperti con il compito di testarli per un breve periodo di tempo. In Italia sono pochissimi i possessori: tra questi i Google Developer Experts Mario Viviani e Mauro Solcia, ospiti al Talent Garden di Bergamo nel corso di un incontro del ciclo «@aperinfo», dedicata proprio ai Google Glass.
«I glass sono un concentrato di tecnologia» spiega Mario Viviani: «Leggeri (pesano solo 50 grammi) grazie alla struttura in titanio, hanno un minuscolo prisma di vetro trasparente posizionato in alto a destra, che funge da schermo e proiettore di immagini, oltre ovviamente a permettere la visione di quanto accade intorno a sé. Funzionano con comandi vocali, sfruttando un traduttore a conduzione ossea che manda vibrazioni direttamente all’osso cranico. Così non c’è bisogno di urlare, nessuno sente i rumori provenienti dallo strumento, né si devono utilizzare auricolari particolari. Tutto ciò li rende molto pratici e, voglio sfatare un mito, non danno problemi di emicrania, fastidi o altro».
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