Gli auguri del vescovo agli studenti
«Venite a trovarmi nella mia casa»

I giovani, il mondo della scuola e dell’educazione, il messaggio positivo di amore e speranza portato dalla nascita di Gesù: questi i temi centrali toccati dal vescovo Francesco Beschi, accolto dalla dirigente Patrizia Graziani e dallo staff dell’Ufficio scolastico in via Pradello.

Il tradizionale appuntamento, in occasione delle imminenti festività natalizie, è avvenuto nella mattinata del 16 dicembre. Monsignor Beschi, ripercorrendo un racconto da «Le storie del buon Dio» di Rainer Maria Rilke, dove sette bambini-filosofi portano ciascuno per un giorno un piccolo ditale (il buon Dio, per loro) perché tutti, anche i grandi disinteressati sappiano dov’è, si è riferito alla nascita di Gesù Bambino nella grotta ed al suo significato di speranza. Da qui l’invito ad «alimentare il presente con la forza dell’interiore fedeltà e della pietà, e ad alimentare la forza che apre il futuro attraverso il ricordare con riconoscenza». Il vescovo ha anche invitato i ragazzi ad andare a fargli visita nella sua casa.

Patrizia Graziani ha auspicato che il Natale «ci stimoli a continuare in questa bellissima opera educativa per le scuole bergamasche», ha ricordato la professionalità e l’intenso lavoro del personale dell’Ufficio scolastico («un lavoro importante quale servizio pubblico con al centro la scuola») e ha ringraziato monsignor Beschi per la sua presenza. Graziani ha concluso con un messaggio del Beato Papa Paolo VI: «La missione del cristianesimo è una missione di amicizia in mezzo all’umanità, una missione di comprensione, di incoraggiamento, di promozione, elevazione, di salvezza». Il personale dell’Ufficio scolastico ha mostrato riconoscenza al vescovo anche attraverso il messaggio di auguri di Antonio Stellabotte e il canto natalizio intonato da Antonietta Bonetalli.

L’incontro è stato aperto da un intervento musicale a cura degli allievi del Liceo musicale «Secco Suardo» di Bergamo (Ensemble Ottoni) accompagnati dal professor Giovanni Abbiati (presente anche il dirigente scolastico Giuseppe Pezzoni). Ai doni (numerosi) hanno pensato gli studenti del Liceo artistico «Manzù» di Bergamo, che hanno prodotto per l’occasione (la classe quinta E) quattro tavole con la rielaborazione di un albero, donate al vescovo Beschi, e una tavola con l’albero universale, donata alla dirigente Graziani. Hanno consegnato le opere alcune studentesse, accompagnate dal dirigente scolastico Laura Ferretti e dalla docente Tiziana Fumagalli.

«Nei nostri lavori l’albero da elemento naturale si antropomorfizza fino a diventare il ponte fra terra e cielo e l’archetipo della Vita e dei Doni dello Spirito – spiegano gli studenti dell’artistico – La nostra scuola ci aiuta a crescere! Ecco perché abbiamo pensato che un albero ci rappresentasse a meraviglia e fosse il soggetto migliore: vogliamo diventare grandi facendoci sentire, portando la testimonianza di una buona vita e, per chi di noi crede, dando prova di una fede forte e contagiosa».

L’Istituto agrario «Rigoni Stern» di Bergamo, con il dirigente Carmelo Scaffidi, ha predisposto l’addobbo floreale e l’Istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, con il dirigente Luigi Brizio Campanelli, ha pensato al buffet finale.

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