Miro Radici è stato nominato presidente della Fondazione Santa Maria ausiliatrice, la nuova veste giuridica della Casa di riposo di via Gleno. Il nuovo Cda è a tutti gli effetti in carica, con un compito non facile: rilanciare la Casa di riposo. Il Cda tornerà a riunirsi il 13 giugno: una seduta per stilare un documento che sarà oggetto di un ampio confronto fra personale, medici, forze sindacali, Comune e Provincia, soci della Fondazione. Soci privati sono invece la Fondazione Banca Popolare, il Gruppo Radici, il Credito Bergamasco, la Mia, Antonio Percassi, Ferruccio Locatelli, Sandro Medolago (Termigas), Gruppo Zambetti-Lumina, Antonio Morzenti, Giuseppe Annunziata (Tessival) e la Nuova Demi della famiglia Doneda. Tutti hanno versato i 250 mila euro previsti per l’ingresso nella Fondazione, tranne Palafrizzoni che ne ha sborsati 800 mila, e Morzenti che ha partecipato con 520 mila euro. Nella partita c’è anche la Fondazione Italcementi Carlo Pesenti che, pur non entrando direttamente nel Gleno, si è impegnata a versare 100 mila euro l’anno per non meno di tre anni. Soci pubblici e privati hanno contribuito alla nomina del nuovo Cda, i primi con quattro nomi - Mario Gualeni, Sergio Bonetti, Giuseppe Ricucci e Bruno Minetti - e i secondi con tre, presidente compreso: Miro Radici, Guido Crippa e Ferruccio Locatelli.
(30/05/2005)
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