Giro di vite di Palafrizzoni
Presidio fisso in piazza Matteotti

Prima la richiesta di aiuto alle associazioni di cittadini indiani, adesso il presidio fisso della polizia municipale. Sulla vicenda dei giardini di piazza Matteotti, dove negli ultimi mesi il degrado è aumentato, la Giunta Gori si sta mobilitando seriamente.

Prima la richiesta di aiuto alle associazioni di cittadini indiani, adesso il presidio fisso della polizia municipale. Non sarà emergenza - come sostiene Luciano Ongaro (Sel) -, ma sulla vicenda dei giardini di piazza Matteotti, dove negli ultimi mesi il degrado è aumentato culminando nell’aggressione di una decina di giorni fa ai danni di una persona di origini indiane, la Giunta Gori si sta mobilitando seriamente.

Lunedì sera 14 luglio, in Consiglio comunale, dove la Lega Nord ha presentato un ordine del giorno sul tema, la conferma: «La situazione non è cambiata da un giorno all’altro - ha affermato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi -. Alla luce degli ultimi episodi abbiamo però ritenuto di dover rafforzare i controlli con un presidio fisso di due agenti che da qualche giorno stazionano di fronte a Palazzo uffici nelle ore centrali e cioè dalla 10,30 a mezzogiorno e dalle 16,30 alle 19. Vorrei precisare che non si tratta di parcheggiatori abusivi, ma di persone senza fissa dimora che stiamo cercando di avvicinare anche con i servizi sociali».

Questa la notizia. Per il resto il dibattito è ruotato attorno al documento presentato da Alberto Ribolla che, proprio partendo dalla situazione di piazza Matteotti, chiedeva maggiori sforzi e dotazioni di forze dell’ordine. Un dibattito che non ha risparmiato venature ideologiche e che, dopo l’approvazione degli emendamenti proposti da Patto civico, ha portato al via libera dello stesso documento con il voto contrario di Andrea Tremaglia (Fratelli d’Italia) e l’astensione di Luciano Ongaro.

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