Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 27 Novembre 2013
Giovanni XXIII: videotoracoscopia
anche per interventi molto complessi
Sono cinque i pazienti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sottoposti all’asportazione di uno dei lobi polmonari con una tecnica mini-invasiva che richiede solo tre incisioni di pochi centimetri.
Sono cinque i pazienti dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo sottoposti all’asportazione di uno dei lobi polmonari con una tecnica mini-invasiva che richiede solo tre incisioni di pochi centimetri.
Come spiegano gli esperti della struttura, due di queste incisioni servono per introdurre gli strumenti chirurgici
e una telecamera, mentre la terza per asportare la parte di
polmone malata. La tecnica è detta videotorascopia o VATS.
«Da alcuni mesi, sulla scorta delle evidenze scientifiche - spiegano gli specialisti - il Papa Giovanni è il primo ospedale bergamasco ad aver esteso la tecnica videotoracoscopica anche ad interventi chirurgici al polmone più complessi, come quelli indicati per certe neoplasie, che richiedono l’asportazione di un intero lobo polmonare, e per i quali prima si procedeva con incisioni ben più demolitive».
I risultati ottenuti sui cinque casi finora trattati «sono stati molto positivi: per tutti i pazienti il decorso post operatorio si è ridotto, così come il trauma chirurgico, il dolore e il rischio di complicanze».
Per questo, conclude Alessandro Lucianetti, responsabile della Chirurgia toracica, «abbiamo deciso di estendere la videotoracoscopia anche ad operazioni che prima richiedevano un’incisione toracica molto ampia e invasiva». «Ora quindi possiamo utilizzarla nella pratica clinica quotidiana anche nel caso di interventi più complessi - ha spiegato - con enormi vantaggi per i nostri pazienti, che si vedono ridotti i giorni di permanenza in ospedale, i farmaci analgesici, i danni estetici e il rischio di complicanze».
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