Giornata nazionale del sollievo
Un concerto in Hospital Street

Per celebrare la XIII Giornata nazionale del sollievo, il Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo organizza per sabato 24 maggio alle 18 in Hospital Street un concerto ad ingresso libero e gratuito.

Per celebrare la XIII Giornata nazionale del sollievo, il Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in collaborazione con l’Associazione Cure Palliative e Cittadinanza Attiva, organizza per sabato 24 maggio alle 18 in Hospital Street un concerto ad ingresso libero e gratuito.

Ad esibirsi, tra torre 2 e torre 3, saranno la New Pop Orchestrae il Coro «Kika Mamoli» . In totale 50 musicisti che interpreteranno sia brani moderni come «New York New York» di Frank Ebb e la colonna sonora della Pantera Rosa, sia opere più classiche. Gli artisti saranno accompagnati dal soprano Claudia Ceruti e dalla tastierista Nora Battaglia e diretti dal Maestro Damiano Rota e dal Maestro Alfredo Conti.

Il Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore è nato spontaneamente nel 2001 come uno dei gruppi di lavoro in cui si articolava il Comitato Etico degli allora Ospedali Riuniti di Bergamo, tre anni prima della delibera regionale che ne ha resa obbligatoria l’istituzione in tutti gli ospedali. Tra i maggiori traguardi raggiunti, l’avvio del progetto «Bergamo Insieme contro il dolore» per il controllo del dolore in ambito territoriale, il potenziamento dei servizi di terapia antalgica e la rilevazione sistematica del dolore in tutti i reparti ospedalieri per tutti i pazienti ricoverati, compresi quelli che non possono comunicare.

«Il nostro obiettivo è di contrastare il dolore inutile, ossia la sofferenza dovuta a un sintomo che da solo è capace di sconvolgere la vita delle persone - spiega Gianmariano Marchesi, direttore dell’Unità di Anestesia e rianimazione 3 del Papa Giovanni XXIII e coordinatore del Cotsd -. Il Comitato lavora con tutti i reparti dell’ospedale per condurre azioni omogenee e concrete per monitorare e trattare il dolore. Sono stati sviluppati protocolli specifici per rilevazione e il controllo del dolore in tutti i pazienti, come già accade con i parametri vitali. A partire dai prossimi mesi estenderemo questa attività di monitoraggio anche ai pazienti che non possono comunicare, come quelli ricoverati in terapia intensiva o quelli con limiti neuro-cognitivi importanti, come gli anziani affetti da demenze».

L’avvio dell’applicazione delle nuova procedura è programmata per l’inizio di luglio, quando, due volte al giorno, il personale infermieristico, grazie ad apposite scale comportamentali, valuterà il dolore anche per i pazienti che non sono in grado di comunicare verbalmente come alcune persone ricoverate nelle terapie intensive.

«Anche se non possono comunicare con le parole se provano o meno dolore, i malati esprimono le percezioni dolorose in altri modi, come gemiti, smorfie del viso, movimenti delle braccia, resistenza a certe manovre - ha spiegato Cristina Caldara, responsabile perle professioni sanitarie del Dipartimento di Oncologia ed Ematologia dell’Ospedale Papa Giovanni XIII e coordinatrice del Cotsd -. Il compito del personale infermieristico, che abbiamo formato nei mesi scorsi, è individuare queste espressioni non verbali tramite apposite scale di valutazione comportamentali. In questo modo i medici possono impostare una terapia appropriata per permettere al paziente di non provare dolore, che andrebbero a complicare quadri clinici già complessi oltre a peggiorare inutilmente la qualità della vita dei nostri malati pi ù fragili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA