Le indagini sulla vicenda di Daniele, 22 anni, di Seriate, scomparso dal 15 marzo per quattro giorni dalla sua abitazione alle porte di Bergamo, e ritrovato in forte stato confusionale, senza memoria, a Vercelli domenica 18 marzo si starebbero concentrando intorno ad alcuni luoghi di culto della provincia piemontese. Il giovane, infatti avrebbe ritrovato qualche ricordo, parlando forse di un’abbazia, dove potrebbe essere stato portato da qualcuno durante il suo soggiorno in Piemonte.La vicenda presenta molti lati oscuri. Il monolocale di Seriate nel quale Daniele abitava è stato trovato a soqquadro e pieno di macchie di sangue che risulterebbe dello stesso giovane. Secondo i Ris di Parma nell’appartamento vi sarebbero tracce di oltre tre litri di sangue che non si sa come il giovane possa aver perso: le ferite alle braccia, che i medici gli hanno riscontrato dopo il ritrovamento, non giustificherebbero infatti una perdita così cospicua. Resta poi da chiarire come il giovane sia finito a Vercelli e cosa abbia fatto nel tempo della sua scomparsa. Gli inquirenti indagano a tutto campo. Esiste l’ipotesi di oscuri riti satanici, ma anche quella di una grave crisi depressiva. Daniele, intanto, si è rifugiato nella casa dei genitori ad Ardesio, in alta Valle Seriana, e una perizia psichiatrica avrebbe confermato l’autenticità della sua amnesia. Inoltre, secondo i medici il giovane non avrebbe assunto droghe.
(29/03/2007)
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