Ghisalba, sul bus stipati come sardine
Solo posti in piedi, se sei fortunato...
A Ghisalba i pullman sono talmente carichi che i ragazzi dall’inizio della scuola in diverse occasioni hanno dovuto rivolgersi ai genitori e anche ai nonni per andare a scuola.
Il trasporto, almeno in questa fase iniziale dell’anno scolastico, penalizza soprattutto gli studenti, costretti a scomodi viaggi e spesso obbligati a rimanere a terra. L’esempio di Ghisalba è il più eclatante, vista l’impossibilità di accadere ai cinque bus già strapieni tra le 6,30 e le 7,15.
Ghisalba si trova infatti in un punto della tratta gestita dalla «Sab» tra Soncino (Cremona) e Bergamo, caratterizzata dall’assalto dei giovani pendolari soprattutto a Romano con possibilità di accedere ai bus a Martinengo, ma decisamente un po’ meno appunto a Ghisalba.
Tra le 6,20 e le 7,15 prendere il pullman diventa un incubo, dal quale ci si può risvegliare, vivendo poi però quello del viaggio in piedi e in condizioni da far mancare il fiato, come descrivono i giovani viaggiatori.
Da Sab assicurano che si stanno «organizzando gli orari definitivi e le eventuali modifiche e aggiunte di pullman in transito».
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