Geni dell’informatica, ma fuorilegge
Denunciato 20enne bergamasco

Sgominata una rete di pirati informatici: erano entrati in qualche centinaio di migliaio di computer in tutto il mondo rubando password, email, codici di conti correnti, addirittura accendendo le webcam e filmando gli ignari proprietari. Tra questi un 20enne bergamasco.

Sono entrati in qualche centinaio di migliaio di computer in tutto il mondo rubando password, email, codici di conti correnti, addirittura accendendo le webcam e filmando gli ignari proprietari.

Sono tredici i cracker i(come vengono indicati i pirati informatici, e non hacker) individuati e denunciati dalla polizia postale in tutta Italia, i geni malvagi del crimine informatico nelle case dei quali, nei giorni scorsi, gli agenti hanno sequestrato computer e altro materiale informatico: uno di questi vive in città, è un ventenne incensurato e insospettabile.

Le indagini sono cominciate nel 2012 ad opera del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche, guidato dal comandante Ivano Gabrielli.

I cracker «entravano » nei computer di ignari cittadini (ma anche enti e istituzioni) procurandosi un malware (software dannoso) denominato «blackshades» e con quello hanno messo in piedi una serie di botnet, ovvero reti di pc infetti (detti «zombie») che hanno poi utilizzato per compiere attacchi informatici, sottrarre informazioni e dati sensibili.

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