Un più incisivo intervento per il contrasto dell’economia sommersa e per il controllo delle uscite di bilancio, sia nazionale che comunitario. Anche il lavoro della guardia di finanza di Bergamo sta cambiando: il dato emerge dal bilancio dei primi cinque mesi di attività del 2005, presentato in occasione della festa per il 231° anniversario di fondazione del Corpo. (nella fotografia il reparto schierato)
L’attività della Gdf si è orientata nel comparto economico-finanziario: controlli non solo nel settore della spesa pubblica, ma anche nella lotta al carovita con 217 verifiche presso esercizi commerciali per scongiurare ingiustificati aumenti dei prezzi.
Particolare attenzione al contrasto della pirateria e della contraffazione: 62 le persone denunciate, due quelle arrestate, con il sequestro di 1.800 cassette e dvd, oltre a 225 mila prodotti con marchi contraffatti.
Nel settore tributario sono stati oltre 500 gli interventi effettuati con verifiche fiscali totali o parziali: 129 milioni gli elementi di reddito non dichiarati o indebitamente detratti; 44 milioni di evasione Iva scoperti; un milione le ritenute non versate. Nei primi cinque mesi dell’anno sono stati scoperti 47 evasori totali o paratotali, con recupero a tassazione di 68 milioni di euro e violazioni Iva per 15 milioni.
Sono 53 le persone denunciate per 49 violazioni tributarie penalmente rilevanti come le frodi fiscali, spesso attuate con fatture per operazioni inesistenti.
Nel settore del lavoro nero sono state scoperte 2.200 persone: fra queste 397 clandestini. Individuate 53 aziende che usavano manodopera in nero: 34 erano laboratori gestiti da cinesi; vi lavoravano 200 persone, 10 sono finite in manette.
(21/06/2005)
© RIPRODUZIONE RISERVATA