Cronaca / Bergamo Città
Domenica 19 Gennaio 2014
Gay e Sentinelle in centro città
Cronaca di un sabato blindato
Da una parte la voglia di fare rumore di gruppi pro gay e pro lesbiche, dall’altra il silenzio polemico delle Sentinelle in piedi che hanno protestato con il disegno di legge Scalfarotto che punisce con pene anche severe tutti coloro i quali si esprimono in alcun modo contro le coppie gay.
Da una parte la voglia di fare rumore di gruppi pro gay e pro lesbiche, dall’altra il silenzio polemico delle Sentinelle in piedi che hanno protestato con il disegno di legge Scalfarotto che punisce con pene anche severe tutti coloro i quali si esprimono in alcun modo contro le coppie gay.
E così, per buona parte del pomeriggio di ieri, il centro di Bergamo è stato paralizzato e blindato con un dispiego di Forze dell’Ordine massiccio tra Polizia, Polizia Locale e Carabinieri.
La tensione era così alta perché l’anno scorso, durante una manifestazioni simile, si erano registrati attimi in cui gli animi si erano accesi. Fortunatamente quest’anno gli agenti non sono dovuti intervenire perché i due gruppi non sono mai venuti a contatto né si sono avvicinati e non si sono scambiati alcun insulto verbale.
Il corteo dei gruppi “Arci Gay” e “Arci Lesbiche” è partito alle 16.30 dal piazzale della stazione scortato da una volante della Polizia Locale e capeggiato dal solito furgone colorato da cui, alcuni esponenti, incitavano i propri compagni a farsi sentire in tutti i modi e lanciavano alcuni slogan per rivendicare i diritti di tutti e di tutte. “Le cose cambiano”, “Rompiamo il silenzio” si leggeva su alcuni striscioni tenuti ben in vista. E poi l’appello: “Dobbiamo far di tutto per fare in modo che a Bergamo vinca il nostro modo di concepire il mondo di oggi che deve dare la possibilità agli uomini di amare gli uomini e alle donne di amare le donne senza alcuna obiezione”.
Il corteo è proseguito poi verso via Quarenghi ed è arrivato in centro fermandosi in Piazza Matteotti davanti al Comune. Qui gli esponenti, più di un centinaio, si sono raccolti e hanno simulato due nozze, una tra due uomini e una tra due donne, riconfermando il loro orientamento. Mentre il rumore dei gruppi sostenitori dei gay percorreva il tragitto del proprio corteo, sul Sentierone le “Sentinelle in piedi”, una cinquantina quelle presenti, leggevano in silenzio e ferme sul posto ognuno un libro scelto a piacere.
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