Furto al municipio di Treviglio
Rubato il quadro del Re d’Italia

Della sua mancanza, fino a ieri, nessuno se n’era accorto. Eppure, chissà da quanto tempo, nella sala Giunta del Comune di Treviglio il quadro raffigurante il primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia è sparito.

Della sua mancanza, fino a ieri, nessuno se n’era accorto. Eppure, chissà da quanto tempo, nella sala Giunta del Comune di Treviglio il quadro raffigurante il primo Re d’Italia Vittorio Emanuele II di Savoia è sparito.

Alla parete nord della sala, adornata anche da un grande arazzo, è rimasta solo la pesante cornice dorata ovale che per anni aveva contornato il mezzo busto serioso del «Re galantuomo», forse oggetto dell’attenzione di qualche nostalgico monarchico e comunque di un poco di buono, che se l’è portato via.

Lo ha preferito agli altri quadri, identici nella tecnica, raffiguranti i «Padri della patria» Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi.

Non è possibile risalire al periodo presumibile del furto e meno che meno all’identità del ladro che potrebbe avere agito singolarmente, tanto per avere una testimonianza artistica e storica in casa, magari con l’intenzione eventualmente di rivenderla al miglior offerente. Stando a come sono andate le cose si potrebbe escludere il furto su commissione, altrimenti il ladro avrebbe completato l’opera dando un significato collezionistico e commerciale alla sua azione, cioè portandosi via anche gli altri tre dipinti, che invece sono ancora appesi al muro. Non è da escludere che si tratti anche dell’iniziativa di qualche buontempone per dimostrare che a palazzo municipale l’accesso nella sala dei bottoni è possibile con facilità, da sempre, senza particolari controlli.

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