Cronaca
Mercoledì 05 Novembre 2008
Funghi: è allarme intossicazione una dozzina di casi in dieci giorni
Nella Bergamasca è allarme intossicazione da funghi. Sono già una dozzina in meno di dieci giorni, infatti, i casi di intossicazione da funghi registrati nei Pronto soccorso degli ospedali di città e provincia. Sotto accusa i "chiodini", i funghi più noti e conosciuti in assoluto, appartenenti al genere Armillaria, che le piogge di questi giorni hanno fatto crescere in maniera particolarmente abbondante. Il "chiodino" è sì un fungo commestibile a patto però che vengano rispettate alcune condizioni di cottura."A tal proposito - sottolinea Luciano Suardi, responsabile dell’Ispettorato micologico del Dipartimento di prevenzione medico dell’Asl - va ricordato,che la commestibilità del genere “armillaria” non è assoluta, bensì condizionata: infatti il fungo fresco contiene delle sostanze tossiche termolabili che possono essere neutralizzate solo dopo adeguate modalità di cottura. Inoltre, tali funghi, che crescono su ceppaie o rami marcescenti, contengono sostanze organiche complesse che rendono difficoltosa la loro digestione. Consiglio pertanto vivamente ai raccoglitori, di recarsi presso la sede dell’ispettorato micologico dell’Asl per far controllare i funghi raccolti (ai fini di un corretto riconoscimento morfologico) perché in quella sede verranno date indicazioni per un corretto consumo".Le regole sono le seguenti: 1 - consumare solo funghi non troppo grossi né troppo maturi (troppo aperti o con lamelle “arrugginite”);2 - scartare il gambo fino all’anello perché coriaceo (consumare solo il cappello);3 - bollire i funghi in pentola senza coperchio per almeno 15 minuti;4 - scolarli accuratamente (non utilizzare in nessun caso l’acqua di bollitura)5 - procedere infine alla normale cottura in padella almeno per altri 30 minuti;In caso si volessero congelare i chiodini, è opportuno che questa operazione venga effettuata solo dopo la prebollitura e una parziale cottura.I micologi dell’Ispettorato sono comunque a disposizione per qualsiasi informazione al numero di telefono 035.22.70.499/561/500.(05/11/2008)
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