Quattro imprenditori – due dei quali bergamaschi – sono stati denunciati per frode fiscale per oltre 100 milioni di euro dalla guardia di finanza di Bergamo al termine di una indagine che ha portato alla scoperta di un’attività illecita che durava da nove anni. I quattro, di età compresa tra i 32 e i 60 anni e residenti tra Bergamo, Milano e Brescia, avevano dato vita a una costellazione di società amministrate anche da prestanome, con l’unico scopo di evadere le tasse. Operando nel settore della vendita e della riparazione di macchine utensili, gli indagati hanno sottratto al fisco circa 100 milioni di euro tra imposte dirette, Irap e Iva, dichiarando redditi irrisori o addirittura nulli per le rispettive società. L’evasione è stata scoperta dai militari della Guardia di finanza che, in una perquisizione nell’abitazione di uno dei quattro imprenditori, hanno trovato, nascoste nelle fodere di alcuni capi di abbigliamento, alcune chiavette elettroniche usb, sulle quali era stata memorizzata la contabilità in nero delle società. Attraverso ulteriori accertamenti bancari le fiamme gialle sono riuscite a ricostruire i numerosi pagamenti che i quattro effettuavano in contanti.(07/09/2006)
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