Frode fiscale nell’edilizia
33 denunce, evasi 31 milioni
Frode fiscale, caporalato, intestazione fittizia di beni, falso e riciclaggio: denunciate 33 persone (3 a Bergamo), sequestrati conti correnti, immobili, automezzi e un motoscafo.
La Guardia di Finanza di Sarnico ha scoperto frodi fiscali per elevatissimi importi nel settore dell’edilizia. Omesse dichiarazioni, indebite compensazione di crediti Iva, emissione di fatture per operazioni inesistenti, distruzione o occultamento della contabilità e illecita somministrazione di manodopera, sono i reati contestati a 3 persone della provincia di Bergamo ed al loro commercialista di Milano.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano hanno permesso di scoprire ripetuti reati tributari, nonché appurare l’illecita somministrazione di un vasto numero di lavoratori irregolari. Il danno all’Erario è stato quantificato in 31.327.520 euro, tra cui: 5.850.562 euro di Iva evasa, 7.022.129 euro di crediti d’imposta fasulli, oltre a 6.811.924 euro di fatture per operazioni inesistenti emesse nei confronti di imprese clienti.
Al termine delle indagini, le Fiamme Gialle hanno eseguito un’ordinanza di sequestro preventivo «per equivalente», emessa dal Gip di Milano, di conti correnti, abitazioni, autorimesse, terreni, autovetture, motoveicoli, quote azionarie ed anche un potente motoscafo ormeggiato sul lago di Garda; molti dei beni sequestrati non erano direttamente intestati agli indagati, ma a dei prestanome.
Tra questi è stata anche scoperta una latitante destinataria di un ordine di carcerazione, poiché condannata definitivamente ad oltre 6 anni di carcere per plurimi reati contro il patrimonio (furti in abitazione, ecc), la quale, seppur ufficialmente residente in un campo nomadi a Bedizzole (Brescia), viveva sotto diverse generalità in una lussuosa villa a Boltiere , nel Bergamasco.
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