Gli uomini del Nucleo provinciale di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Bergamo hanno scoperto una frode fiscale per 25 milioni di euro e hanno tratto in arresto 4 persone (ai domiciliari), denunciandone altre 3. Gli arrestati, tutti imprenditori operanti nel settore del commercio delle materie plastiche - un 40enne di Rovetta, un 55enne e un 56enne residenti a Stezzano e un 52enne di Clusone - sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale e all’emissione e utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti. Secondo quanto appurato dagli investigatori, i quattro avevano creato un sistema per evadere le imposte e, al tempo stesso, accumulare falsi crediti Iva. In pratica, avevano creato una serie di società fittizie, per lo più imprese individuali, il cui unico scopo era quello di emettere fatture fasulle poi utilizzate da un’azienda con sede a San Paolo d’Argon. Questa azienda era l’unica effettivamente esistente ed attiva nel comparto del commercio delle materie plastiche all’ingrosso e i quattro ne erano titolari. In poco più di 3 anni, il sistema aveva consentito a quest’ultima ditta di comprimere drasticamente i ricavi e di dedurre costi fittizi per un importo di 20 milioni di euro. Allo stesso tempo, l’azienda si era rivalsa in crediti Iva per 5 milioni di euro. Le società fittizie, sempre secondo quanto verificato dalla Guardia di Finanza, non disponevano neppure dei mezzi per operare ma movimentavano, almeno in apparenza, una grande quantità di materiale. Il quartetto aveva tentato recentemente un’operazione analoga a Cremona.(26/07/2006)
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