Nel corso del 2006 ha versato 11.500 euro di Iva. Ma il suo debito nei confronti dell’erario era di un milione e 400 mila euro. La frode, attuata nel settore del commercio di autoveicoli, è stata scoperta dall’Agenzia delle Entrate di Clusone: un giro che faceva capo al titolare di una ditta individuale nei confronti del quale sarà emesso un avviso di accertamento.
L’indagine è cominciata - spiaga un comunicato - da una serie di segnalazioni effettuate da uffici provinciali del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti circa acquisti di auto immatricolate in Italia da parte del titolare della ditta: è emerso che nel 2006, anno di apertura della partita Iva, sono state emesse 279 fatture, ma l’imposta non è praticamente mai stata versata.
Sono state rilevate anche operazioni non dichiarate ai fini delle imposte dirette, per un importo di quasi 500 mila euro.
(30/05/2007)
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