Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 09 Gennaio 2014
Franco Tentorio verso il «sì»
Giorgio Gori, parte la campagna
Fuori dall’ufficialità, la ricandidatura di Franco Tentorio a Palafrizzoni continua a prendere quota. La riserva sarà sciolta solo a fine mese. Sul fronte opposto Giorgio Gori rompe il ghiaccio e apre la campagna elettorale.
A domanda si trincera dietro un diplomatico «siamo ancora 50 e 50». Ma fuori dall’ufficialità, nel borsino della ricandidatura di Franco Tentorio a Palafrizzoni il «sì» continua a prendere quota. La riserva sarà sciolta solo a fine mese, ma già nei prossimi giorni partirà un nuovo giro di consultazioni col gli alleati del centrodestra. Che non hanno mai fatto mistero di gradire la ricandidatura di Tentorio.
Se resistenze ci sono (e qualcuna oggettivamente c’è) vanno trovate semmai sul versante familiare e professionale, e Tentorio stesso non l’ha mai nascosto.
Su una cosa Tentorio è comunque convinto, e non solo lui: per vincere bisogna allargare il consenso al centro, pur con tutte le difficoltà del caso. E allora, via a nuovi contatti con l’Udc e Scelta Civica.
Sul fronte opposto Giorgio Gori rompe il ghiaccio. Dopo aver lasciato la scena a Elena Carnevali, per l’annuncio della sua non corsa a sindaco, ora tocca a lui presentarsi come candidato ufficiale del Pd alle primarie di coalizione.
Lo dovrebbe fare venerdì alle 12 al Mutuo Soccorso. Invitati i parlamentari del Pd e i supporter più stretti, una quarantina di persone in tutto. «Spiegherò i motivi e le intenzioni della mia candidatura, il programma arriverà, verrà costruito un po’ per volta», è la microanticipazione di Gori, pronto a confrontarsi e a raccogliere i contributi delle diverse realtà cittadine per costruirlo.
Per la prima uscita pubblica aspetta, invece, «che si diradino le nebbie» l’avversaria Nadia Ghisalberti. La capogruppo del Patto civico a Palafrizzoni -posticipa infatti il «debutto» «a quando sarà completo anche il quadro degli sfidanti».
Sabato la coalizione presenterà le regole: per partecipare alle primarie serviranno almeno 200 firme «certificate». E renderà nota la data dell’appuntamento, che, pare ormai certo, sarà domenica 23 febbraio.
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