Francesca cala l’amo alle 5,30
La lady dei fiumi va anche a caccia

Al rito dell’apertura della stagione di pesca non è voluta mancare Francesca Fuselli per la quale canne, mulinelli ed esche non hanno segreti. È stata una levataccia: «Alle 5,30 ero già sul fiume perché volevo fare una bella pescata».

Al rito dell’apertura della stagione di pesca non è voluta mancare Francesca Fuselli per la quale canne, mulinelli ed esche non hanno segreti. È stata una levataccia: «Alle 5,30 ero già sul fiume perché volevo fare una bella pescata vicino a casa sotto il ponte di Almenno; alle 9 dovevo rientrare. Lo scorso anno ho dovuto saltare perché ero al seggio elettorale come presidente».

L’amore per ami e lenze è iniziato all’età di 7 anni, quando papà Pierluigi ha cominciato a portare sua figlia («il maschiaccio di casa, rispetto alle altre due mie sorelle» sottolinea la donna ora trentatreeenne) prima nei laghetti vicino a casa nelle vallette in Val Brembana. «Ma preferisco di gran lunga pescare nei fiumi e torrenti, con l’acqua che scorre» aggiunge.

Da allora acque e pesci non hanno più avuto segreti per Francesca che ha raggiunto importanti risultati sui terreni di gara: «Da 13 anni gareggio e a casa ho trofei di tutti i tipi, tra cui l’oro che ho conquistato nel 2013 come campionessa italiana, titolo già detenuto nel 2004».

La pesca è una passione, ma anche l’attività di famiglia, titolare del negozio di caccia e pesca «Fuselli» ad Almè, posta sulla strada provinciale. Per questo motivo Francesca si è avvicinata da circa tre anni anche al mondo della caccia: «Era un settore appannaggio di mio marito: quando ci siamo sposati abbiamo stretto degli accordi prematrimoniali che prevedevano per me la pesca e per lui la caccia - dice scherzando la donna -, ma ormai deve accettare che anche io imbracci un fucile».

Leggi le due pagine dedicate all’apertura della pesca su L’Eco di Bergamo di lunedì 24 febbraio

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