Fotografie sui documenti: c’è un chiarimento «Ok» al velo, anche se i capelli restano coperti

 
Non consentito
 
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Corretto, anche se i capelli restano coperti
Il velo è concesso, ma il volto deve risultare ben visibile, anche se i capelli sono coperti. Il faccia a faccia nel pomeriggio a Bergamo tra i musulmani e il prefetto Camillo Andreana ha portato a un chiarimento che sembra soddisfare tutti. L’incontro era stato richiesto dal Centro culturale islamico di Bergamo in seguito ad alcune difficoltà riscontrate nel rilascio di passaporti o permessi di soggiorno per la questione del velo indossato dalle donne. Il prefetto ha però chiarito: «Il velo è un non problema, e non è una questione religiosa. Il volto deve essere visibile, e quindi il velo è concesso. Anche se i capelli sono coperti».Tutto era nato, come spiega il vicepresidente del centro islamico, Mohamed Saleh, dal fatto che «abbiamo registrato diverse resistenze in Questura e richieste di modificare il modo di indossare il velo per le fotografie, quando non di toglierlo, pena il mancato rilascio dei documenti richiesti». Sul fronte della Questura - è stato sottolineato - che non c’è mai stata alcuna volontà di prevaricazione, ma semplicemente si era cercato di seguire le indicazioni di legge: i computer che leggono i documenti di identità rifiutavano infatti le fotografie se ritraggono individui con il volto non sufficientemente visibile. Andreana si è detto soddisfatto dell’incontro e ha precisato che il problema della violazione delle norme si applica solo quando viene coperto il viso.(14/10/2008)

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