Cronaca / Bergamo Città
Martedì 14 Aprile 2015
Fiorano, litiga coi colleghi in ufficio
Si licenza e taglia loro le gomme dell’auto
Ha bucato le gomme alle auto dei suoi ex colleghi di lavoro con i quali aveva litigato.
Ma i titolari della ditta tessile «Cristini» di Fiorano, da cui si era dimesso proprio in seguito a quelle continue discussioni, lo hanno visto e hanno chiamato i carabinieri.
Così nella tarda mattinata di lunedì 13 è finito in manette F. S., 47 anni residente a Dalmine, con precedenti di polizia, accusato di danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi bianche. È agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima che sarà celebrato questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Bergamo.
Tutto ha avuto inizio un anno e mezzo fa, quando il 47enne è stato sorpreso a bucare le gomme delle auto di alcuni colleghi con cui non andava d’accordo. I titolari gli avevano chiesto di dimettersi e in cambio nessuno aveva presentato denuncia per il danneggiamento. Così era successo: lui aveva lasciato il lavoro e la vicenda sembrava essere finita. Ma così non è stato: F. S. ha covato la sua vendetta per ben un anno e mezzo fino a quando, ieri mattina, ha deciso di agire.
L’uomo è arrivato nel parcheggio del feltrificio «Cristini» di via Bombardieri e si è acquattato tra le auto dei suoi ex colleghi. Pensando di passarla liscia, con la punta di un coltello ha bucato le gomme a due vetture di altrettanti colleghi con cui aveva discusso l’anno scorso, ma è stato sorpreso dai titolari che stavano uscendo proprio in quel momento.
I titolari hanno subito allertato il 112 e chiamato i dipendenti proprietari delle auto danneggiate. Sono intervenuti i carabinieri della stazione di Fiorano che si trovavano nelle vicinanze, che hanno portato il 47enne in caserma e lo hanno perquisito: addosso aveva due coltelli di lunghezza superiore al consentito, di circa 20 centimetri con una lama lunga 9, uno a farfalla e l’altro di tipo militare.
Le armi gli sono state sequestrate e lui è stato arrestato per danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi bianche, anche a causa dei precedenti di polizia. Ai militari non ha dato spiegazioni per il suo gesto.
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