Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 10 Dicembre 2014
«Filmato mentre partecipa agli scontri»
Nuove immagini degli ultrà in aula
Non si scorgono tra i teppisti ripresi durante i tafferugli di via Baioni, ma qualcuno dei sei arrestati sarebbe stato immortalato mentre partecipa agli scontri di viale Giulio Cesare
Gli inquirenti sostengono di aver riconosciuto Michael Regazzoni, 26 anni, di Valtorta, tra coloro che si erano distinti nel lancio di oggetti o comunque per atteggiamenti bellicosi. Dunque, per l’accusa, non è vero che fuori dal Baretto tutti avevano uno spirito pacifico.
Regazzoni è il giovane che al momento dell’arresto in tasca aveva un passamontagna e due sassi e nella cui auto sono stati sequestrati bulloni ritenuti simili a quelli di cui erano imbottite le bombe carta lanciate dagli ultrà. Digos e Scientifica lo avrebbero individuato scorrendo le centinaia di immagini delle telecamere che fissano i quattro punti dove sono accaduti gli incidenti: via Baioni (angolo via Lazzaretto), via Baioni (confine con via Nazario Sauro), via Crescenzi, viale Giulio Cesare. Martedì mattina, un’ora prima che iniziasse l’udienza davanti al tribunale del riesame di Brescia, a cui si sono rivolte le difese contro le misure cautelari, il pm Giancarlo Mancusi ha provveduto a spedire ai giudici i nuovi video e una memoria, un centinaio di pagine contenenti fotogrammi estrapolati dai filmati e corredati con le note a margine dei poliziotti.
Le foto sono state visionate in aula. «Si vede un tipo incappucciato che, per l’accusa, corrisponderebbe a uno degli indagati – spiega l’avvocato Andrea Pezzotta, che difende Regazzoni -. Ma è tutto da dimostrare». «Si intravedono solo le spalle e un passamontagna – incalza l’avvocato Federico Riva , l’altro legale del giovane -, non riesco a capire come si sia giunti al riconoscimento». «Piuttosto – dicono in coro i due difensori -, nelle immagini riprese davanti al Baretto, mentre in via Baioni scoppiano gli scontri, si riconoscono i sei in atteggiamento non violento».
Le difese hanno la revoca delle misure cautelari, per mancanza di gravi indizi di colpevolezza. Spiegano i legali: «I ragazzi sono in cella per i fatti di via Baioni. Durante l’udienza è emerso che gli indagati non c’entrano con quegli scontri». Il Riesame scioglierà la riserva sulla decisione entro giovedì.
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