Ci sono anche tre giovani bergamaschi - tutti residenti nella zona dell’Isola - fra le 44 persone denunciate nell’ambito dell’operazione Wild Shared della Guardia di finanza, che in tre mesi ha ricostruito l’intreccio di una comunità virtuale che condivideva su internet musica, film e software tutelato dal diritto d’autore. L’operazione ha portato al sequestro di tre web radio, due siti internet e oltre 200 milioni di files. I finanzieri del Nucleo regionale Pt della Lombardia, hanno lavorato a partire da gennaio insieme al personale della Federazione contro la pirateria musicale (Fpm): lo scambio avveniva tramite programmi di file sharing, ma durante le perquisizioni sono stati trovati anche listini relativi alla vendita per corrispondenza di cd e dvd masterizzati contenenti opere illegalmente riprodotte. In un caso è stato rinvenuto anche materiale pedo-pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di bambini.L’intero sistema era costituito da una comunità virtuale in grado scambiare, divulgare online, trasmettere attraverso web radio clandestine, materiale tutelato dal diritto d’autore: in totale 890 terabyte di dati. L’indagine ha richiesto l’utilizzo delle più recenti tecniche informatiche per individuare i soggetti denunciati. Sono state eseguite 39 perquisizioni contemporaneamente in cinque diverse regioni italiane nei confronti di grandi utilizzatori di sistemi file sharing e degli amministratori dei siti e delle web radio: i guadagni arrivavano anche da banner pubblicitari ospitati sui propri spazi online, oltre che dalla vendita di gadget col logo del network, Freeazzurra. L’inchiesta, la prima in Italia riguardante web radio e ad interessare una comunità virtuale di tali dimensioni, è tuttora in corso per chiarire i dettagli e identificare tutte le persone coinvolte.(04/04/2006)
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