Fiera librai: Signorini-Parodi show
«Bergamo vale code da pendolare»

«Scusate il ritardo, ma con un titolo così la figuraccia era assicurata in partenza», scherza Alfonso Signorini, domenica a Bergamo per presentare «Arrivo sempre in anticipo», il nuovo libro di Cristina Parodi.

L’incontro - nel contesto della Fiera dei librai - ha avuto come cornice un quadriportico del Sentierone gremito per l’occasione. Numerosi gli scambi di affettuosità tra i due ex compagni di università: Signorini e la Parodi si conoscono da tempo e hanno frequentato negli stessi anni Lettere alla Cattolica di Milano. «Quello di Cristina è un libro che si legge volentieri, nella sua normalità è eccezionale. Il vero scandalo in un mondo sopra le righe è proprio la normalità», ha detto il direttore del settimanale Chi, il quale a più riprese ha cercato di smontare l’immagine da «perfettina» della conduttrice de La vita in diretta.

Nel libro, una sorta di autobiografia dei suoi primi 50 anni, Cristina Parodi racconta il suo percorso familiare e professionale. La presentazione è durata poco meno di un’ora, a seguire autografi e dediche. «Ero una ragazza normale, nata in una città di provincia, Alessandria, per certi versi simile a Bergamo, che a 18 anni mi stava stretta. Ho sempre avuto grandi sogni, in primo luogo professionali».

Poi c’è Bergamo e il nuovo ruolo di «moglie del sindaco»: «A questa città mi lega l’amore per Giorgio. Mi è piaciuta immediatamente perché simile alla mia città d’origine ma più bella. È perfetta per vivere e creare una famiglia. Ho sempre pensato che dopo Milano e Roma sarei voluta tornare in una città più piccola. Certo, negli anni mi sono fatta una quantità di code in tangenziale e in autostrada, ma Bergamo è talmente più bella di Milano che non ho mai avuto dubbi».

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