Monsignor Carlo Mazza, bergamasco di Entratico, è stato consacrato vescovo e Fidenza, l’ha accolto con un abbraccio caloroso. Sabato primo dicembre la solenne celebrazione nel Duomo di San Donnino, con il cardinale consacrante Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna e tanti vescovi a concelebrare tra cui il vescovo di Bergamo, monsignor Roberto Amadei e il segretario generale della Conferenza episcopale italiana, monsignor Giuseppe Betori, coordinanti. La diocesi di Fidenza ha dunque il suo nuovo pastore, nominato il 1° ottobre scorso da Benedetto XVI, che succede a monsignor Maurizio Galli. «Sono un vescovo che viene dal basso» ha detto lo stesso monsignor Mazza, che ha esercitato il suo ministero partendo dalle parrocchie (Entratico, Credaro, Piazzatorre, Piazzolo, Curnasco) per proseguire nella pastorale della Cei, ma che è anche uomo di cultura che ha pubblicato testi di spiritualità e di pastorale del turismo, ha collaborato a testate cattoliche ed è docente universitario alla Bicocca di Milano.La comunità di Fidenza ha risposto con entusiasmo, lo ha accolto a braccia aperte, nel primo freddo pomeriggio decembrino. Ha lasciato anzitempo il lavoro nei campi, prima del calare dell’insidiosa nebbiolina, è rientrata da fabbriche, scuole e uffici per essere in piazza ad accogliere «don Carlo». E ora il neo vescovo dovrà dare risposta alle istanze dei fedeli di questa diocesi che, per un’insolita coincidenza, ha visto alla sua guida per sei anni il futuro vescovo di Bergamo Gaetano Camillo Guindani che ebbe un ruolo di primordine nella fondazione del nostro quotidiano, «L’Eco di Bergamo», sul finire dell’Ottocento.(02/12/2007)
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