Festa della Repubblica all’insegna del rilancio dell’Europa, sulla scia dell’appello del presidente Ciampi. Anche a Bergamo il suo invito è stato raccolto in maniera decisa e accanto al tricolore in piazza Vittorio Veneto idealmente sventolava il drappo blu dell’Unione. E i discorsi ufficiali hanno trovato un filo conduttore proprio nella difesa dei valori europei, oltre che di quelli nazionali.
Dopo la sfilata dei plotoni delle forze armate, dopo la resa degli onori ai labari delle associazioni combattentistiche e ai gonfaloni del Comune e della Provincia, dopo l’alzabandiera e l’inno intonato dallo schieramento di soldati, ma anche dal numeroso pubblico che incorniciava la piazza per assistere alle celebrazioni, il sindaco Roberto Bruni ha tra l’altro assicurato: «Noi italiani crediamo davvero nei valori dell’unione tra i popoli europei». E riprendendo l’invito di Ciampi ad «andare avanti», ha auspicato il superamento delle difficoltà del contesto italiano ed europeo attuale. Ed ha aggiunto: «L’Italia sarà fra i protagonisti del rilancio dell’Europa: rilancio che c’è sempre stato dopo ogni battuta d’arresto».
Toni simili da parte del presidente della Provincia, Valerio Bettoni, con anche il richiamo ad una classe politica «che punti dritta verso il bene comune, verso un orizzonte alto di valori». Quei valori che sono contenuti nella Costituzione, come ricordato dal prefetto Cono Federico. Una Costituzione ancora di grande attualità e capace «di indicare un percorso di unione sociale e rappresentare un punto fermo per le istituzioni». Una Costituzione che va «salvaguardata e custodita, mentre il processo di riforma in atto dovrebbe rispondere a criteri di prudenza e attenzione». In equilibrio con lo scenario europeo.
(02/06/2005)
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