Cronaca / Valle Cavallina
Venerdì 02 Maggio 2014
Festa del lavoro: il vescovo alla Fra.mar
«Non produciamo discariche umane»
La Messa celebrata in un luogo di lavoro sottolinea il valore della comunione, donando alla giornata del 1° Maggio il volto di una festa vissuta in ringraziamento al Signore per il bene del lavoro. La messa è stata presieduta dal vescovo Beschi a Costa di Mezzate, nel capannone della Fra.mar.
La Messa celebrata in un luogo di lavoro sottolinea il valore della comunione, donando alla giornata del Primo Maggio il volto di una festa vissuta in atteggiamento di ringraziamento al Signore per il bene del lavoro. Un bene che, in questi tempi, non è per tutti, non è più scontato come una volta.
A Costa di Mezzate, nel capannone della Fra.mar, azienda specializzata in pulizie civili e industriali, erano in centinaia giovedì pomeriggio per la Messa presieduta dal vescovo monsignor Francesco Beschi.
«Vogliamo credere che il lavoro sia ancora motivo di festa, – ha detto il vescovo salutando l’assemblea – ben conoscendo le fatiche, le trepidazioni e spesso le angosce che accompagnano tante famiglie». Alla celebrazione erano presenti anche il ministro Maurizio Martina, oltre ad alcuni deputati bergamaschi e ai rappresentanti della Provincia e del Comune di Bergamo. Autorità, dipendenti dell’azienda e tanta gente giunta a Costa di Mezzate per celebrare la giornata.
E’ sul tema della responsabilità che il vescovo ha aperto l’omelia. “Le nostre famiglie, le nostre case, il nostro lavoro, le relazioni sociali e la costruzione della pace sono responsabilità che il Signore affida a noi. Quello che pesa in questo tempo è la situazione di incertezza. Abbiamo la responsabilità di realizzare un’opera, ma avvertiamo nello stesso tempo la necessità che non ci scappi dalle mani ciò che è prezioso come il lavoro”.
Le parole del vescovo hanno condotto ai principi della giustizia sociale e della solidarietà. “Il criterio dell’eccellenza e della competitività deve essere commisurato con quello della giustizia e della solidarietà per non produrre la cultura dello scarto e le discariche umane”. Monsignor Beschi ha infine ricordato l’impegno della Diocesi nel campo della solidarietà.
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