Vittorio Feltri: «Caro sindaco Gori
vendi lo stadio all’Atalanta»

Una lettera del giornalista bergamasco Vittorio Feltri che è pubblicata sul nostro giornale lunedì 12 ottobre e che parla di Bergamo, e soprattutto del nostra stadio. Eccola.

«Caro direttore, consentimi di esprimere pacatamente una opinione sul presente e sul futuro di Bergamo, dove sono nato e torno ogni fine settimana. Ho appreso che Percassi intende acquistare lo stadio, impegnandosi a ristrutturarlo onde renderlo adatto a una squadra di serie A, quale l’Atalanta, e a una città come la nostra. Spero che l’affare si concluda a un prezzo ragionevole.

Cosicché finalmente avremo una struttura degna anche sotto il profilo dell’efficienza . Sessanta anni orsono il Brumana era un gioiello architettonico in puro stile britannico. Poi, allo scopo di aumentarne la capienza, è stato violentato e reso un obbrobrio. Inguardabile.

L’intera zona è stata deturpata. Le amministrazioni comunali del passato hanno fatto quel che hanno potuto, ma il risultato è stato un disastro. L’ attuale sindaco secondo me deve approfittare delle offerte di Percassi per porvi rimedio. È una occasione da non perdere. Mi auguro che egli non si fermi davanti a qualche milione di più o di meno.

L’ interesse di tutti è quello che Bergamo abbia un campo sportivo all’altezza della sua storia sportiva e urbanistica. Giorgio Gori pertanto non può e non deve pretendere che il presidente nerazzurro si accolli anche le spese per restaurare il quartiere. Basta e avanza ciò che costui ha in programma di realizzare.

C’è il problema dei parcheggi. Lo si potrebbe risolvere sistemando i terreni della Reggiani, da anni abbandonati e che costituiscono una vergogna. Possibile che non si riesca a utilizzarli opportunamente? Ignoro se esistano dei vincoli, ma so che con un po’ di buona volontà eventuali scogli sarebbero superabili. In caso contrario, pazienza. Dato che lo stadio non è distante dalla Torre dei Caduti , i tifosi avrebbero facoltà di ricorrere al cavallo di San Francesco per recarvisi. Senza contare che esistono i trasporti pubblici, abbastanza efficaci.

La priorità, dopo anni di polemiche e rinvii, è dare ai concittadini un impianto calcistico accogliente e, magari, bello e in sintonia con le caratteristiche di Bergamo. Tra l’altro è sufficiente dare un’occhiata alla rifatta tribuna coperta per capire che Percassi sa costruire e fornisce ogni garanzie circa il rispetto del progetto originario. Non v’è da temere che il lavoro complessivo sia deludente.

Prego Gori, che considero un amico e persona intelligente, di chiudere in fretta le trattative nella consapevolezza che un’altra occasione del genere non si presenterà facilmente. Credo di interpretare il pensiero di tutti gli orobici appassionati di pallone a amanti del capoluogo.

Un’altra osservazione riguardante la città. Mi riferisco alla Caserma Montelungo dismessa da anni e, col passare del tempo, trasformatasi in ricovero di ratti. Il signor sindaco ha già provveduto ad acquisire l’immobile e ha avviato le procedure per sistemarlo. Mi auguro che il piano di recupero scelto sia acconcio e serva a qualcosa. L’ importante è che il mastodonte sia presto agibile e che non ci si rassegni a lasciarlo crollare nel l’indifferenza generale a causa dei soliti ritardi tipici del settore pubblico.

Personalmente lo demolirei affinchè il vasto terreno diventi un parco da collegarsi con l’altro parco contiguo, il Suardi. In tal maniera la città avrebbe un polmone verde che farebbe la felicità di tanti bambini e conferirebbe al centro urbano un respiro metropolitano. Non mi sembra che i miei siano suggerimenti campati in aria.

Mi piacerebbe che la città , cui ovviamente sono affezionato, fosse più sensibile alle esigenze anche estetiche dei suoi abitanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA