Federconsumatori: «Attento agli sms
Via a servizi non richiesti, e a pagamento»

«Sei cliente di telefonia mobile? Attento - dice Federconsumatori - perché la compagnia Vodafone ai propri clienti sta mandando messaggi sms dalla dubbia legittimità, cercando di imporre nuovi servizi a pagamento tramite la pratica del silenzio assenso».

«Così non va bene», scrive Federconsumatori. «Oltre allo stillicidio di chiamate quotidiane sulla linea fissa - scrive l’associazione - per proporre offerte speciali, cambio gestore; nuovi contratti (naturalmente nei momenti in cui si presume la gente sia o stia per sedersi a tavola), Vodafone sta inviando messaggini di questo tenore: “Dal 31 agosto il tuo piano tariffario includerà Vodafone Exclusive. Hai il Servizio clienti dedicato 193 per parlare direttamente con un operatore e potrai andare al cinema in 2 al prezzo di 1 solo biglietto. Tutto incluso nel tuo piano che cambia e costerà 1,9 euro in più al mese. Per informazioni complete, per mantenere le tue attuali condizioni o per recedere gratuitamente chiama il 42593”».

Si tratta di operazioni unilaterali avviate da molte compagnie telefoniche: Telecom ha avviato il servizio Tutto Voce per i clienti residenziali aumentando il costo della bolletta di 10 euro al mese (per dire che non lo si voleva c’era tempo fino al 1° maggio). Tre, Tim e Wind hanno trasformato in servizio a pagamento la segnalazione delle telefonate ricevute quando il telefono è spento (dando una scadenza entro la quale bisognava comunicare che non lo si voleva).

Non va bene - sottolinea Federconsumatori Bergamo - perché si tratta di una modifica

unilaterale di un contratto vigente e, se «l’offerta» non è gradita, costringe l’utente a comunicare la propria volontà entro il 31 agosto. In caso contrario da quella data il piano tariffario subirà un incremento; anche a insaputa di chi, poi, lo dovrà pagare.

Dice Federconsumatori: in questo modo una persona potrebbe trovarsi con un contratto modificato ( e più costoso) per diversi motivi: primo perché non sempre e non tutti i messaggi vengono letti. A volte per «distrazione» altre volte si preferisce cancellare l’sms senza leggerlo perché sommersi dalle pubblicità invadenti; poi perché per recedere da un contratto occorre, perlomeno, averlo prima accettato; e, sino a prova contraria, quello che il messaggio propone non è quanto sottoscritto.

Federconsumatori si riserva di segnalare la pratica in questione all’autorità garante delle Telecomunicazioni (AGCOM) perché intervenga a tutela dei consumatori.

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