Pacì Paciana e Casa Pound
divisi dalle forze dell’ordine

C’erano le forze della polizia in assetto antisommossa, dalle 16 di sabato 29 marzo, a tenere divisi i giovani del Pacì Paciana dai rappresentanti di Casa Pound. La facciata della sede della Circoscrizione n.2 era stata imbrattata nella notte. Situazione sotto controllo e poco prima delle 17,30 la contestazione è finita.

C’erano le forze della polizia in assetto antisommossa, dalle 16 di sabato 29 marzo, a tenere divisi i giovani del Pacì Paciana dai rappresentanti di Casa Pound. La facciata della sede della Circoscrizione n.2 era stata imbrattata nella notte con scritte contro il sindaco Tentorio e un’altra che recita «fascisti e forze dell’ordine assassini alla pari». Con firma «Bergamo Antifa».Qui era in programma un incontro organizzato da Casa Pound.

Dopo il presidio in stazione, dal titolo «Fuori fascisti e razzisti dalle città», gli esponenti del Centro sociale Pacì Paciana, dal titolo «Fuori fascisti e razzisti dalle città» si sono diretti verso la sede della Circoscrizione n.2 in via dei Carpinoni, teatro di un incontro organizzato da Casa Pound, con Luigi Di Stefano, il perito di parte civile nell’inchiesta sulla strage di Ustica; è stato inoltre affrontato anche il tema dei due marò e della petroliera Enrica Lexie.

Le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, erano in attesa dei giovani del Pacì Paciana che sono arrivati in una settantina verso le 16. Gli esponenti di sinistra sono stati bloccati all’altezza del civico 6. Hanno esposto un grande striscione con la scritta: «Contro ogni fascismo», acceso fumogeni e cantato cori «Fuori i fascisti dalla città».

Visto che non riuscivano a «sfondare», i giovani del Pacì Paciana hanno tentato di fare il giro per sbucare dall’altra parte della via passando da via Spino, ma non hanno sorpreso le forze dell’ordine e sono stati ancora bloccati. Situazione sotto controllo e prima delle 17,30 il gruppo di dimostranti si è sciolto.

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