Fara, la frana si muove: altri quattro scivolamenti
LA VIGNETTA DI LUCA NOSARITorna a salire la preoccupazione dei residenti a fianco del cantiere in via Fara. Sia ieri che l’altro ieri, infatti, quattro nuovi scivolamenti del terreno nella zona già franata hanno messo nuovamente in allarme gli abitanti delle villette a schiera che si affacciano sul cantiere del futuro parcheggio multipiano. L’ultimo movimento si è registrato ieri verso le 14, quando dalla nicchia della frana si sono staccati alcuni massi. Altre scariche di materiale si erano registrati durante la giornata di martedì: la prima verso l’una del mattino, la seconda verso le 3 e l’ultima quando erano circa le 4 del pomeriggio. Un brusco risveglio in piena notte che ha turbato non poco i residenti. «Stavamo dormendo – dicono alcuni di loro – quando siamo stati svegliati da un botto molto forte. Siamo subito accorsi alle finestre e abbiamo notato un polverone lungo la frana. Ci siamo spaventati tutti, soprattutto i bambini. Poi ieri altro materiale è caduto, rompendo tra l’altro i teli che erano stati appena collocati: è chiaro che la preoccupazione sale». Giuseppe Pasinetti, che fa parte per conto di Bergamo Parcheggi dell’ufficio direzione lavori attivato per mettere in sicurezza il cantiere, spiega che «le nuove cadute, peraltro limitate, si sono verificate per un rilassamento del materiale presente nella nicchia della frana. Un fatto previsto e più volte anticipato in quanto in quella zona, fatta di materiale molto incoerente, dopo gli scivolamenti di inizio anno la massa si sta ora assestando. Il forte rumore è stato causato dal masso che, staccatasi dalla parete, ha finito la sua corsa contro un container. Desidero comunque rassicurare i residenti. Tutto quanto sta sopra la frana (il parco delle Rimembranze e la Rocca), così come il fronte sotto la frana, è praticamente fermo: registriamo infatti spostamenti nell’ordine di un centesimo di millimetro ogni 36 ore». Ma i residenti sono preoccupati anche per l’aumento delle fessurazioni presenti sul muro posto all’estremità delle villette a schiera. «Nei giorni scorsi – raccontano i residenti – abbiamo notato che le crepe presenti sul muro sono aumentate sia di spessore sia in lunghezza. Il che significa, per noi, che il terreno sta spingendo contro il nostro muro. Inoltre abbiamo notato che il muro sotto il parco della Rocca è stato ingabbiato da una rete. Vogliamo capire perché è stato fatto, così come chiediamo spiegazioni del perché da tempo non ci vengono più forniti i dati strumentali riguardanti la parete franata». Pasinetti, che si è riunito nella mattinata di ieri al cantiere con altri tecnici (compreso Andrea Sailer, il direttore e progettista dei lavori arrivato da Bolzano) per fare il punto della situazione, precisa che «per quanto riguarda le fessurazioni sul muro dei residenti non mi posso esprimere: lo farò volentieri quando avrò visionato il tutto. Per quanto concerne la collocazione della rete, si tratta di una normale precauzione. In merito ai dati, invece, solo nei giorni scorsi non è stato possibile trasmetterli, ma ciò è accaduto per problemi di linea. Sottolineo che abbiamo presentato all’impresa e all’amministrazione comunale la prima fase degli interventi che, coordinati con le altre due fasi successive, metteranno definitivamente in sicurezza il cantiere». Davanti alle parole di Pasinetti i residenti appaiono ancora molto perplessi. «Non è facile – dicono – vivere tranquillamente in un contesto simile. Di fronte ai centesimi di millimetro dichiarati noi assistiamo ad altri distacchi di materiale».Irregolarità in un cantiere di Piazza Vecchia(22/01/2009)