«Fagiolini siciliani» e non «Italia»
Multa da 770 euro a fruttivendolo

Fa discutere la multa elevata ad un commerciante di Trento che ha esposto nella sua bancarella di frutta e verdura dei fagiolini con la scritta “siciliani” invece di indicare Italia come provenienza.

Il verduraio - scrive il quotidiano Trentino - si è visto recapitare dall’Agecontrol, l’agenzia di controllo del ministero delle politiche agricole, una contravvenzione di 770 euro. Con la motivazione: «ometteva l’indicazione del Paese d’origine Italia sul cartello apposto accanto ad una partita di fagiolini freschi esitata per la vendita al dettaglio, ove veniva riportata la dicitura siciliani».

Sul caso interviene la Lega Nord che, parlando di “una vicenda pazzesca”, ha presentato un’interrogazione al governo. “La stessa normativa comunitaria e nazionale - scrive il capogruppo leghista in Senato Gianmarco Centinaio - prevede che il consumatore debba essere informato sulla provenienza geografica del prodotto, meglio ancora se con riferimento specifico alla zona di produzione. Chiediamo quindi di tracciare per i controllori delle linee guida ispirate al buon senso al fine di evitare azioni vessatorie di questo tipo».

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