Ex Diurno, asta ancora deserta
Flop bis: troppo il prezzo di 1,27 milioni

Stesso prezzo (1 milione e 270 mila euro), stesso risultato. Zero offerte.
Anche la seconda asta per l’ex Diurno è andata deserta.

Mercoledì 29 luglio alle 16, quando i termini per la presentazione sono scaduti, di buste nella sede del Demanio a Milano, proprietario dell’immobile, non ne era arrivata nemmeno mezza. Proprio come per il bando scaduto lo scorso dicembre. Purtroppo, un copione abbastanza prevedibile, considerata l’entità dell’investimento (oltre al prezzo d’acquisto, si stimano altri due milioni di euro per la ristrutturazione) e le caratteristiche dell’edificio. Mille metri quadri in pieno centro, ma completamente interrati.

Ieri dal Demanio non sono arrivate comunicazioni ufficiali, se non la conferma dell’asta andata deserta. Sul tavolo, però, le ipotesi sono inevitabilmente due: una terza asta, in questo caso con un prezzo rivisto al ribasso, oppure la cessione in concessione d’uso che però sembrerebbe un’opzione ancora più complicata se la finalità resta quella di trovare un investitore privato.

E Palafrizzoni? Finora l’amministrazione comunale è stata alla finestra, ma, considerata la strategica collocazione dell’edificio e la necessità di rilanciare la zona con il concomitante concorso per il centro piacentiniano, potrebbe decidere prima o poi di farsi avanti. Anche in questo caso la strada è duplice: acquistare l’immobile esercitando il diritto di prelazione oppure (come previsto dall’articolo 5 comma 5 del decreto legislativo 85 del 2010) optare per la cessione gratuita vincolata a un programma di valorizzazione pubblica e culturale di provata sostenibilità economica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA